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“Greatest Free Show on Earth!”

IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO GRATUITO DELLA TERRA!
Siamo in pieno Carnevale! Tutto il mondo esplode di colori e il sito ufficiale del martedì grasso di New Orleans fa in conto alla rovescia!
Ma invece di contare i minuti noi torniamo indietro al 1872 quando il Granduca Aleksej Aleksandrovič Romanov, sesto figlio dell’Imperatore Alessandro II, stava facendo il Grand Tour degli Stati Uniti.
Aleksej era il solito tipo di principe azzurro che inseguiva l’amore a discapito delle convenzioni ed era stato negli anni precedenti molto chiacchierato in patria per la sua relazione con Aleksandra Žukovskaja, una donna più vecchia di lui di ben otto anni e la cui nonna era addirittura una schiava turca. La relazione ovviamente fu fortemente osteggiata dall’imperatore e nell’agosto del 1871, quando Aleksej partì per il tour degli Stati Uniti (che durò circa due anni), si lascio alle spalle Aleksandra in attesa di loro figlio.
Negli States Aleksej non fu meno chiacchierato che in patria… infatti non si fece mancare niente di quello che il paese aveva da offrire: visita al presidente, caccia al bufalo, viaggiare su un carro guidato da Buffalo Bill… di conseguenza non c’è da stupirsi se l’opinione che si fece di lui Elizabeth “Libbie” Custer, moglie del generale Custer, fosse quella di un giovanotto interessato solo alle belle ragazze e alla musica.
Era in viaggio da diversi mesi quando arrivò a New Orleans in occasione del carnevale: ovviamente tutto era predisposto per accoglierlo al meglio e per sfruttare la sua presenza come pretesto per festeggiamenti grandiosi.
Così venne lasciata proprio a lui l’ardua decisione di scegliere i “colori ufficiali del carnevale”… la scelta cadde sul verde, il viola e l’oro che dovrebbero significare fede, giustizia e potere. Da allora questi sono rimasti i colori simbolo del carnevale di New Orleans
LYDIA THOMPSON ALL’ALBA DEL BURLESQUE
Lydia Thompson ballerina e attrice inglese acclamata in patria, era sbarcata a New York con la sua troupe “British Blonde Troupe”, nel 1868.
Qui il loro spettacolo si era rivelato innovativo, tanto da riempire i teatri ed essere lodevolmente definito in questo modo “Le eccentricità della pantomima burlesque con la loro curiosa combinazione di commedia, parodia , satira , improvvisazione , canto e danza , spettacoli di varietà , effetti stravaganti, barzellette osé e costumi impertinenti – . mentre abbastanza noto al pubblico britannico , si è avventato su New York come una tempesta “.
Ovviamente “le eccentricità” dello spettacolo sollevarono anche aspre critiche da parte dei più puritani, tanto che l’attrice Olive Logan protestò : “Non posso consigliare a nessuna donna di calcare le scene in questo momento e sotto questa influenza demoralizzante che sembra prevalere ogni giorno di più, quando i più grandi onori sono assegnati alla sfacciataggine impura di creature dai capelli gialli con le membra riempite di imbottiture, mentre attrici della vecchia scuola, ben addestrate alla decenza , non hanno di che guadagnarsi da vivere “
Il tour che ne seguì durò sei anni duranti i quali la “British Blonde Troupe” sì esibì anche al carnevale di New Orleans del 1872.
Sarà stata la nota predilezione del giovane Aleksej per le donne più vecchie di lui o una trovata pubblicitaria, fatto sta che i pettegolezzi su una relazione fra i due fiorivano in ogni dove fin da quando, qualche mese prima, il Granduca l’aveva sentita cantare a Saint Louis e l’aveva poi incontrata per una rappresentazione privata.
Questo ovviamente fece fare il tutto esaurito agli spettacoli della Thompson durante il carnevale… peccato però che il giovane Aleksej, che aveva appunto già visto lo spettacolo, non si presentò a teatro nemmeno una sera!
CHARLES BRITON E DARWIN
Spostiamoci all’anno successivo, il 1873, quando il tema del carnevale fu “The Missing Links to Darwin’s Origin of Species”.
In realtà “l’origine della specie” di Darwin e il presunto “anello mancante” erano solo una scusa per mettere in ridicolo i politicanti del tempo usando fattezze animali: il segugio era Algernon Sidney Badger allora sovrintendente delle forze di polizia, il ratto era Henry C. Warmoth, governatore della Luisiana, lumache e sanguisughe erano i membri della legislatura, la iena, curva e con gli stivali era il generale Benjamin Butler, già allora soprannominato “beast”, la larva del tabacco aveva la faccia del 18° Presidente degli Stati Uniti Ulysses Simpson Grant.
Questa favoloso satira era stata ideata da uno degli appartenenti alla krewe (organizzazione) del carnevale, tale Charles Briton, che fu molto attivo come ideatore, anche nelle edizioni successive.
Ovviamente gli schizzi preparatori delle sfilate devevano essere tenuti segreti per evitare fughe di notizie e creare curiosità e attesa per la parata.
Forse per questo o perchè non c’erano reali motivi di pubblicarle una volta che il pubblico aveva visto il risultato finale, questi disegni rimasero dimenticati, come lo stesso Charles Briton, fino al 1931, anno in cui vennero pubblicati in un libro in onore della “golden age” del carnevale.
Oggi è possibile vedere molti dei suoi disegni direttamente sul sito della Luisiana Digital Library.
Potete trovare anche numerose altre informazioni sul libro “Mardi Gras Treasures: Float Designs of the Golden Age” di Henri Shindler
SAZERAC: OFFICIAL COCKTAIL OF NEW ORLEANS
Sazerac Rye by mccun934
Sazerac Rye, a photo by mccun934 on Flickr.

In questi giorni di carnevale ovviamente New Orleans si riempie di turisti. E qui bisogna distinguere: ci sono turisti e turisti!

Gli organizzatori del carnevale si affrettano a dire a tutti che la parata è una festa per famiglie, che i bambini adorano il carnevale e così via… poi ci sono quegli altri… quelli che si stanno già dando appuntamento nel quartiere francese…

Ora, siamo chiari: io sono anni che a tutti quelli con cui vado a Venezia per il carnevale comunico lo stesso luogo di incontro “A San Marco, al chiosco del Vin Brulè”, a New Orleans il luogo sarebbe un bar del quartiere francese a dovrei sostituire Vin Brulè con Sazerac… ma il senso sarebbe lo stesso!

Anche durante il carnevale del 1872 si beveva Sazerac a New Orleans.
Infatti lo Sazerac è stato inventato intorno al 1838 da Antoine Amédée Peychaud che al tempo possedeva una farmacia in Rue Royale. Una sera, volendo intrattenere alcuni amici, preparò per loro una mistura speciale, a base di brandy francese, assenzio e del bitter da lui creato… che dire? Piaque così tanto che in breve nacque la Sazerac Coffee House e da lì la compagnia Sazerac, produttrice di liquori… insomma, il cocktail ha guadagnato sempre più popolarità, finchè nel 2008 il governatore Edwin R. Murray, propose di proclamare lo Sazerac “Cocktail ufficiale della Luisiana”.
La questione diede vita ad un acceso dibattito finchè il governatore si dovette accontentare di accettare per lo Sazerac il titolo di “Cocktail ufficiale di New Orleans”

Comunque, per chi passasse per New Orleans, non limitatevi a bere un cocktail… potete anche dedicare un po’ di tempo alla visita del museo dei cocktail americani!